Encolpio ha scritto:Con i disillusi ne parliamo già da tempo, ma è una circostanza sempre più attuale. Negli ultimi due decenni siamo precipitati in una voragine qualitativa senza precedenti. Ha colpito con particolare violenza il nostro calcio, ma è generalizzata. Noi siamo passati da dover decidere fra Baggio, Del Piero, Totti, Zola, Mancini…a naturalizzare Thiago Motta per avere un numero 10. Ma anche gli altri non stanno molto meglio. Brasile, Francia, Argentina, Olanda, Inghilterra, Paesi dell'Est…basta dare un occhio alle rose di allora e a quelle odierne. L’Olanda nel 1992 non vinceva gli Europei con Van Basten, Gullit, Rijkaard, Bergkamp, i Koeman etc. La Francia è passata da Zidane, Henry, Pires, Djorkaeff, Anelka, Trezeguet...schifando Cantona e Ginola...al faro Pogba. Il Portogallo non alzava alcun trofeo con Figo, Paulo Sousa, Rui Costa, Conceicao, Deco etc. Il Brasile di Corea e Giappone giocava con Ronaldo, Ronaldinho, Rivaldo, Kaka, Juninho, Roberto Carlos, Cafu etc. Oggi Neymar è un mezzo Messia. L'Inghilterra poco tempo fa faceva giocare Ferdinand, Terry, Beckam, Gerrard, Scholes, Hargreaves, Lampard, Joe Cole...mentre in quella che ho visto l'altra sera contro l'Italia Vinnie Jones potrebbe fare il fantasista. Ma anche nel piccolo…a Brescia passavano Hagi, Baggio, Pirlo, Guardiola. A Piacenza passavano Matuzalem, Stroppa, Rizzitelli, Hubner, Inzaghi e magari si retrocedeva. Calciatori che negli anni 90-2000 vedevano poco o niente la Nazionale come Di Canio, Branca, Maniero, Benny Carbone, Morfeo, Nicola Amoruso, Igor Protti…oggi sarebbero star...e guadagnerebbero 5 volte tanto quanto hanno guadagnato ai tempi, complice anche l'arrivo degli arabi nel calcio internazionale. Vogliamo paragonare Pellé a Marco Branca? Ciro Immobile a Benny Carbone? Conferma assoluta mi è arrivata da un amico giornalista che dopo aver chiacchierato con Federico Chiesa mi ha raccontato che il ragazzo, dopo i tanti complimenti ricevuti gli fa "Sì, grazie, ma mio padre era tre volte più forte di me". Ecco: Enrico Chiesa ha sole 17 presenze in Nazionale. Non sorprende che i più forti giocatori al mondo (Cristiano Ronaldo, Messi, Ibra, Ramos, Buffon…) siano tutti della generazione precedente...se non prossimi al ritiro.
vorrei rispondere con una domanda alla domanda (anche se non si dovrebbe fare)...
potrebbero le condizioni economiche delle società dei paesi di provenienza dei principali bacini di calciatori aver influenzato in qualche maniera la qualità (e in alcuni casi aggiungerei la quantità) dei calciatori che i vari paesi riescono ad esprimere?
provo a spiegarmi: è vero che i ritmi si sono alzati di molto (e mi pare un trend continuo a partire dagli inizi del gioco), tuttavia nonostante i ritmi in ogni epoca calcistica si alzassero, contestualmente si vedevano esplodere decine (???) di giocatori ben al di sopra della media, spesso veri e propri campioni (non farò l'elenco ogni epoca, direi che i nomi sono già stati ampiamente fatti).
In quest'epoca storica invece non c'è quella quantità di qualità diffusa che si è vista per così tanto tempo. E mi riferisco soprattutto ai paesi "storici" bacini della qualità calcistica: Argentina, Brasile, Uruguay, Italia, Francia, Germania (sui paesi slavi o ex sovietici forse bisognerebbe fare un discorso ancora a parte).
Fatti salvi i casi Kaka, (e in parte) Socrates, non ricordo giocatori fenomenali per la loro epoca provenienti da situazioni anche di medio tenore di vita in sudamerica negli anni scorsi. Baggio, per prendere ad esempio uno dei nomi fatti da Encolpio, ha tipo 5/6 tra fratelli e sorelle e solo il padre lavorava... Pare (e lo sottolineo mille volte, non ho dei dati certi, è più una sensazione mia) che l'ampliamento delle possibilità economiche abbia in qualche modo impedito ad alcuni di "uscire fuori" dall'anonimato e dalla "strada" nel modo che, fino a qualche decina di anni fa, poteva essere il modo vincente.
Magari oggi si riesce ad avere una vita soddisfacente anche senza dover passare dal sacrificio (proprio e dei familiari) perchè appunto il tenore di vita non costringe a tutti i costi a dover soffrire per "emergere" (non mi viene un termine migliore).
Torno a nascondermi