PIANIFICAZIONE DEL DRAFT
Per la pianificazione comincio ad usare il mio file excel:
https://www.sugarsync.com/pf/D7450917_4432212_7650788.
La strategia da utilizzare cerco di individuarla cominciando ad analizzare il parco giocatori nel suo complesso.
La prima decisione riguarda fino a quale giro di scelta utilizzare come criterio principale i fppg e da quale giro invece concentrarmi sui fppm. Quest’anno, l’analisi dei risultati che scaturivano dalle stime, mi ha fatto propendere per una strategia in cui nei primi 4 o 5 giri la scelta dipendeva prevalentemente dagli fppg (se quarto o quinto giro era un’opzione legata alla pick avevo al quinto giro – se avevo la 65 era un conto, se avevo l’80 un altro – e dai giocatori disponibili) e di proseguire fino a fine draft concentrando le mie scelte sui giocatori a più elevata produzione al minuto.
La seconda decisione richiede uno studio un po’ più approfondito dei dati. Vediamo come ho operato:
1. Ho costruito un foglio di lavoro in cui ho suddiviso i primi 80 giocatori del mio ranking fppg-based sulla base del loro rank e dei loro fppg. Ho fatto cinque “categorie”, una per ogni giro di scelte (1-16, 17-32, 33-48, 49-64, 65-80), ed ho contato i giocatori che in quel giro avevano un determinato livello di fppg: al primo giro c’era un giocatore con 19 fp, 1 con 18, 1 con 16, 4 con 15, 7 con 14, 2 con 13 e così via. Oltre alla distribuzione totale, ho fatto anche la distribuzione per singoli ruoli (G, GF, F, FC, C).
2. Ho costruito un foglio di lavoro in cui ho considerato i giocatori dalla settantesima alla centosessantesima posizione del ranking fppg-based. Di questi giocatori, però, ho valutato i fppm (il motivo per cui ho estratto i nominativi per una classifica fppm da un ranking fppg è stato per evitare di considerare giocatori con pochissimi minuti o che un giocatore finisse in entrambe le tabelle: X è il 69 giocatore per fppg e il 123 per fppm mi finiva in entrambe; ed in ogni caso mi interessava stabilire cosa sarebbe successo nei primi dieci giri considerando i 160 giocatori più produttivi in assoluto). Anche in questo caso ho li ho divisi in cinque classi da sedici (ad eccezione della prima in cui ho inserito anche i giocatori dalla 70 alla 80 e quindi è di 27 unità) ed ho contato i giocatori sulla base del loro livello di fppm: 1 da 0,375+, 9 sopra i 0,350, 6 sopra i 0,340, 11 sopra i 0,330 e così via.
3. Ho costruito un foglio di lavoro aggregato che divideva la produzione (fppg per i primi cinque giri, fppm per i successivi) sulla base del solo ruolo.
4. Ho costruito un foglio di lavoro aggregato che divideva la quantità di giocatori di ogni ruolo presenti ad ogni giro.
Dal confronto di queste quattro elaborazioni ho ricavato la mia strategia di base. Qui evidenzio le considerazioni che mi hanno maggiormente colpito:
Guardie:
- appaiono abbastanza distribuite tra i primi giri, in realtà ce ne sono 9 che producono più di 13 fppg e poi c’è un buco: solo 3 ne producono più di 12, 14 sono nel range 10,000 e 11,999.
- se ho una scelta alta al primo giro, posso correre il rischio di non trovare G interessanti al secondo giro (visto che ce ne sono tre nei primi 6 posti), viceversa se ho un basso primo giro non dovrei avere problemi;
- nella seconda metà del draft, ci sono solo tre guardie su 28 giocatori con almeno 0,33 di fppm; nove invece sono sotto i 0,31 e questo indica che ci sono 6 G su 14 meritevoli di essere prese al decimo giro e non prima.
Guardie/Ali:
- sono pochissime;
- sono poco produttive, una sola sopra ai 12 fppg, le altre a 10; hanno fppm sotto i 0,31 quattro su cinque;
Ali
- due stelle fuori categoria;
- dopo le due stelle il grosso è sotto i 13 fppm, 9 su 12 sotto i 12;
- i migliori, dopo quattro ali da primo giro, sono chiamate buone per la fine secondo giro e successivi;
- per fppm, abbiamo una buona concentrazione sugli 0,33 fppm e poi c’è un salto;
- in ogni caso, a prescindere da quanto riportato nel file, la storia insegna che il settore ali è quello che offre tanti giocatori che possono essere presi a fine draft e che possono o esplodere o essere produttori di tanti fppm su pochi minuti giocati;
Ali/Centri
- il terzo giocatore del ranking;
- poi giocatori da fine primo giro e inizio secondo; dopo un salto si trova molto materiale tra fine terzo e inizio quarto;
- molti giocatori produttivi per fppm, 17 sono da sesto-settimo giro (su 23 considerati);
Centri
- dodici su sedici sono sotto i 12 fppm;
- sono equidistribuiti tra quarto e nono giro;
Da queste informazioni ho compreso alcune cose:
1. puntare sulle GF sarebbe stato difficile e poco utile (ed invece avrebbero affascinato molti, per il doppio ruolo), che questa scarsezza aggravava ulteriormente la questione delle guardie di alto livello che sono poche, così come sono pochissime quelle da mettere in rotazione con elevato fppm.
2. il ruolo più delicato è quello delle guardie, perché hanno una distribuzione molto particolare rispetto agli altri ruoli: ci sono zone ad alta concentrazione di G ed altre in cui sono molto rare; sbagliare il momento in cui scegliere i propri esterni può voler dire avere un ruolo G poco produttivo.
3. nel ruolo di ala c’è una scelta ampissima (a maggior ragione comprendendo gli FC), ma se si escludono le due super superstar non ci sono giocatori che fanno la differenza nei primi giri, mentre in questo ruolo ci sono moltissimi giocatori che affollano il sottobosco del draft: giocatori dal minutaggio limitato che però hanno elevata produzione al minuto. I role players (in F e C producono più che in G, perché spesso si limitano a difendere, prendere rimbalzi e stoppare; tra gli esterni invece la difesa premia con qualche palla recuperata in più, ma non avendo spesso la palla in mano non fanno molti assist, che sono il gemello dei rimbalzi per le G), i giovani – rookies o meno – che in questo ruolo possono più facilmente trovare spazio per mostrare le loro qualità (ogni anno c’è qualche F che esplode inaspettatamente).
4. il ruolo di FC è quello che crea meno problemi, ma se voglio FC che fanno la differenza mi devo concentrare sui primi due giri.
5. i centri non hanno produzioni spettacolari, a parte qualche eccezione, e sono materiale da zone centrali del draft.
Ecco che cominciano a prendere forma le possibili diverse strategie, modellabili a seconda degli obiettivi che abbiamo e a seconda delle scelte che avremo al draft. Da questi dati emergono sicuramente alcuni fatti di cui si deve tenere conto, ma c’è spazio per ogni tipo di strategia.
La terza decisione è proprio quella di definire una strategia più precisa, in funzione delle scelte che mi sono state attribuite. Ho già detto che le variabili da considerare sono tantissime, per cui faccio due esempi di strategie differenti che ho preparato per questo draft: la mia e quella che ho preparato insieme a drazen per la serie C.
Io avevo queste scelte: 4-29-37-60-74-87-102-123-137-152-171-182. Volevo fare una squadra equilibrata in cui il settore G avesse un ruolo importante, mentre fino all’anno passato le G andavano a rimorchio di F e C. Inoltre volevo tenermi le F per zone non nobilissime del draft, puntando più sugli fppm di giovani virgulti. Per la prima scelta, non avendo una delle prime tre (indiscutibili a mio parere LBJ, KD, Love), pensando sia al mio obiettivo sia alla struttura del “parco giocatori”, era necessario prendere una guardia; al secondo giro, vista la mia idea sulle ali, la scelta doveva essere per forza tra una seconda G e una FC (di G da prendere in quella zona di draft ce n’erano diverse e ritenevo probabile che se ci fosse stata una concentrazione di scelte sulle G sarebbe piovuto a fine giro anche qualche FC che vale più della 29). Se avessi preso un FC al secondo giro dovevo assolutamente prendere una G al terzo e poi completare il frontcourt al quarto e quinto, se avessi preso una G al secondo potevo liberamente scegliere “on talent” F e C nei tre giri successivi. Anche per questa flessibilità che mi veniva data ai giri 3-4-5 la mia prima opzione era G-G-F/C-F/C-F/C (con un doppio ruolo possibilmente al terzo giro, per avere ancora la massima flessibilità di scelta ai due successivi). Fatto il quintetto, vedevo dai dati che al sesto giro ci sarebbero state con ogni probabilità G ancora molto interessanti, ma poi c’era un salto di qualità che rendeva sostanzialmente indifferente scegliere delle guardie al settimo o al decimo giro. Viceversa era pieno di F o FC da fppm elevati a cui non valeva la pena di “dedicare” la sesta pick, mentre erano perfetti al settimo e ottavo giro. Al nono o al decimo giro era opportuno scegliere la quarta G, se prima o dopo dipendeva dalla quantità di guardie ancora disponibili, e un secondo C. Poi gli ultimi due giri e i tre supplementari andare a riempire qualche buchetto nel roster, ma soprattutto e il più possibile buttarsi su giocatori che al momento non pare abbiano grande appeal, ma che potrebbero esplodere. Quindi alla fine la strategia era G-G-F/C-F/C-F/C-G-F-F-G-C-x-x-x-x-x.
Nel caso di drazen, le pick erano 16-17-47-50-80-81-103-122-129-160-161-192. Draft completamente diverso dal mio che aveva quasi tutte pick equidistanti. L’accoppiata 16-17 è interessante e permette grande flessibilità; per decidere cosa fare, è necessario andare a vedere cosa succede al terzo giro. Se al terzo giro ci fosse stata una pick nella prima metà del giro si poteva ipotizzare di scegliere qualunque accoppiata di giocatori, anche due G ricalcando la mia strategia, perché probabilmente a metà terzo giro avrei trovato qualche FC interessante (al terzo giro sono andati via TD, Randolph, Sanders nella prima metà, Boozer, Varejao, Ibaka nella seconda. E tra i due terzetti c’è un bel po’ di differenza); avendo la 47 il rischio di trovarsi con tutti i migliori FC andati era troppo alto: per cui G-FC. Al terzo giro, la scelta era se fare il terno Lulu-style G-FC-F o se prendere una seconda G. Avendo anche qua due scelte molto vicine abbiamo deciso di privilegiare la G perché probabilmente ci sarebbe stata minore scelta e subito dopo il meglio disponibile tra F e C. Al quinto e sesto giro un altro back-to-back: ci sarebbero entrati un altro giocatore da frontcourt per completare la prima unità e coerentemente con quanto emergeva dai dati una terza guardia. Poi lo schema avrebbe seguito quello che avevo individuato io: ali al settimo e ottavo, una G e un C tra nono e decimo e poi massima libertà sui “deep sleepers”. Quindi la strategia era G-FC-G-F/C-F/C-G-F-F-G-C-x-x-x-x-x.
Vi risparmio i ragionamenti fatti per adattare la mia strategia a chiamate strane alle prime tre pick. Chiaro che se alla 4 mi arrivano uno tra James, Durant e Love non scelgo una G, ma quello libero di loro tre e quindi devo adeguare la strategia.
L’ultima parte della preparazione è quella in cui si individuano i propri giocatori preferiti nelle varie zone del draft. Dunque: G-G-F/C-F/C-F/C-G-F-F-G-C-x-x-x-x-x.
1. Prima G. Le possibili scelte erano due Westbrook e Harden: il primo mi ha fatto diventar matto l’anno scorso perché tende ad essere incostante, però era in leggero vantaggio. Poi si è fatto male e mi ha risolto il dubbio;
2. Seconda G. I sogni proibiti erano Parker che vale qualche posizione più della 29 e George col suo doppio ruolo, potevo accettare Deron nonostante gli acciacchi. Altrimenti avrei virato su altri ruoli.
3. F/C. Speravo in un FC, i miei obiettivi erano Sanders, Monroe, Favors.
4. F/C. Se ci fossero stati ancora non avrei preso Bosh (regola 10: gusti e istinto), avrei preso Ibaka; in alternativa Hibbert, Drummond a pari livello e Ilyasova un gradino sotto.
5. F/C. Qua avevo deciso di cominciare a guardare con più attenzione gli fppm. Per la quinta pick, comunque avrei dato pari importanza a fppg e fppm, per poi lasciare il campo agli fppm dal sesto giro. Diciamo anche che scegliere un nome ancora prima di partire era difficile anche perché dipendeva da cosa avevo scelto al terzo e quarto giro, mi sarei adeguato a quello che usciva dal draft.
6. Terza G. Le alternative erano diverse per quel livello del draft Hayward, Leonard, Iguodala e Henderson per il doppio ruolo, Bledsoe e Beal sulla rampa di lancio, Lin ed Evans che devono dimostrare qualcosa, Klay Thompson se consideriamo la sua affidabilità nel senso che giocherà tanto. Scartato subito KT per questioni di fppm, scartati i quattro GF perché non mi convincevano al 100%, scartato Tyreke perché le incognite sono moltissime, rimanevano nell’ordine Beal, Bledsoe, Lin (con la fiducia che l’assetto con DH lo possa aiutare e il timore che invece imploda definitivamente).
7. Ali da fppm. Al settimo e ottavo giro si mettono assieme un paio di alette. I migliori erano Henson, Harris, Scola, Bennett, Sullinger, Wright, Humphries, Olynyk, Marion, Robinson, Gibson, Seraphin, Markieff Morris. Di alcuni mi fidavo di più, di altri di meno, la speranza era che arrivasse libero a quel punto Henson, su cui credo molto.
8. Quarta G. Speravo che arrivasse al nono giro uno tra Lin (vista la pessima critica di cui gode), Knight, Waiters, Oladipo, Thomas.
9. Secondo C. Difficile anche in questo caso fare nomi, era necessario aspettare il draft per vedere chi era libero.
Come ho già detto tutto questo ragionamento porta ad individuare una soluzione ottimale, ma durante lo svolgimento del draft si deve mantenere l’attenzione per essere pronti ad adattarsi a situazioni impreviste che possono cambiare o addirittura stravolgere la pianificazione.