The Authority

[jackx82]

Les, non t'azzardare a superare le 10 righe

Sono massacrato di lavoro ma ho in canna la rece definitiva.
Stay Tuned (pigliate l'elmetto).

esigo la tua rece!

[DNA]

Les, non t'azzardare a superare le 10 righe

Sono massacrato di lavoro ma ho in canna la rece definitiva.
Stay Tuned (pigliate l'elmetto).

esigo la tua rece!

Io ho finito watchmen, e sono passato a V for vendetta, non sto scrivendo nulla in protesta a questa mancata recensione, promessa per giunta!

[Loki]

io sto leggendo 5 tomi per lavoro e i fumetti li sto vedendo col binocolo...

[jackx82]

Les, non t'azzardare a superare le 10 righe

Sono massacrato di lavoro ma ho in canna la rece definitiva.
Stay Tuned (pigliate l'elmetto).

esigo la tua rece!

Io ho finito watchmen, e sono passato a V for vendetta, non sto scrivendo nulla in protesta a questa mancata recensione, promessa per giunta!

tutti uniti contro lesbronz

[Lesbronz]

Vigliacchi non mi avrete.
La prossima rece fiume la scriverò solo per Watchmen, ma avanti che l'abbiate finito tutti sarò a concimare la margherite (da sotto).

[jackx82]

Letto recentemente non lo rileggerò. Quindi sono già pronto.

Al momento ho finito the authority e praticamente finito Year one. Ma non scriverò nulla fin quando non avrò la tua fece seria su The authority.

[Lesbronz]

Rece di The Authority (a grande richiestahahahaahahah, che idioti)

Che dire: The Authority è un fumetto "cool", è ganzo, come direbbero dalle mie parti.
Fine.

No, ok.

Dopo quelle "porte" abbattute, come ho già detto, tra la fine degli anni 80 ed i primi anni 90 che confinavano da sempre il fumetto supereroistico in una bolla di "implausibilità cartonata" senza una terza dimensione qualcuno, in particolare Warren Ellis prima e poi Mike Millar dopo ha pensato di applicare quegli spunti, quello slancio, insieme ad altre cosette che citerò, al canovaccio classico dei supergruppi storici, prendendo di mira i due pilastri del genere e per la precisione I Vendicatori (The Avengers per i pischelli) della Marvel ed il corrispettivo DC Comics (quando le due major dei fumetti erano in competizione si faceva tutto in coppia) cioè la Justice League of America, che abbrevierò in JLA perchè via, siamo seri.
Eravamo in un epoca già rullata da gente come Moore e Miller, dunque i suddetti sceneggiatori dovevano farne un prodotto moderno, adatto ad un lettore più "sofisticato", già scosso.
Beh, ci sono riusciti.
Il capo è una donna che fuma e beve come una spugna (FUMA, CRISTO!!! IN UN FUMETTO AMERICANO!!!!1!), c'è un eroinomane, una buddista vegana femminista, una cyborg sessodipendente e, udite udite, due gay. Ma dove andremo a finire.
Di più: i due ricch...ehm i due omosessuali sono due palesi citazioni di altrettanti capisaldi del fumetto supereroistico storico. Infatti è chiaro che Apollo è Superman e Midnighter è Batman.
Qui si gioca col fuoco.
Infine l'idea veramente buona, diciamo l'ossatura, è quella di collocare il gruppo nel mondo come entità politica. Al di là del fatto che il mondo in cui opera The Authority è quanto di più diverso si può immaginare rispetto al mondo "nostro" (ma non così tanto), il supergruppo ed il suo operato assumono connotazioni politiche di livello globale, come sarebbe se esistessero nel mondo vero dei tizi del genere. Sono una potenza e come tale operano, ovvero non affrontano il male dopo che si è sviluppato mettendo in atto piani contorti e ridicoli alla Goldfinger, ma prevengono il male, impongono dictat, pianificano direttive, come se fossero una superONU incontrollabile e dalla potenza di fuoco senza uguali.
Ed infatti quello che succede è che li si sostituisce con brutte copie debitamente addomesticate.
L'elemento satira politica scorre potente nelle vene di The Authority ed il problema del potere è affrontato continuamente, con dinamiche che, al di là dell'inesauribile immaginazione degli autori che lavorano su dimensioni temporali parallele e passaggi dimensionali, restano plausibili e realistiche.
Alla fine l'autore si pone questo obbiettivo: ok, ho un supergruppo figo e con le dinamiche sociali interne sono a posto perchè sono identificabili e sdoganati, anche se borderline (l'essere borderline è un must perchè fa in modo che ci sia sempre roba da mettere al fuoco), però devo farlo operare come se un gruppo di supertizi si ponesse DAVVERO il problema di cosa è bene per l'umanità ed azioni e reazioni devono essere "realistiche", da tutte le parti.
Ecco The Authority, essenzialmente un fumetto "politico".

Altre cose interessanti...beh, ce ne sono almeno quattro (alza la mano mostrando tre dita):
1- le dinamiche tra i protagonisti;
2- l'ultraviolenza;
3- la presenza di mooolti altri superumani nel mondo;
4- tutto questo casino alla Doctor Who di mondi paralleli, distopie e compagnia cantando.

Secondo me si possono fare dei riferimenti ad alcune opere fumettare precedenti, sempre inerenti i gruppi di supereroi, che potrebbero aver influenzato gli autori (beh, è una mia idea, in realtà non lo so) fornendo spunti; e se anche non lo avessero fatto, potreste usarli voi se ci avete voglia altrimenti chi se ne futte, banda di ignoranti.
Diciamo che secondo me questi potrebbero essere i precursori di una roba come The Authority.
Per le dinamiche tra i personaggi, con dialoghi serrati e una certa vena umoristica da sit-com, mi viene a mente il periodo JLA in cui la JLA era diventata la JLI, ovvero la Justice League International. Sorta dopo la famosa crisi delle terre infinite, quando la Dc Comics cercò di mettere ordine in quel casino immane che erano diventate le sue serie, la JLA fu resettata in JLI, si presero per lo più personaggi di secondo piano e con l'abilità di Giffen e McGuire, si trasformò il tutto in una perfetta sit-com fumettistica, spassosa e scanzonata al punto da rilanciare la testata al massimo. Ironia e sarcasmo a mille, anche se poi si facevano sempre le stesse cose, ovvero si affrontava il supercattivo col piano per dominare il mondo. Purtroppo è una serie, non una graphic novel.
Figura:



Per i punti 2 e 3 devo citare un capolavoro del fumetto supereroistico underground come "Marshall Law" di Pat Mills (no, non quello che gioca negli Spurs) e Kevn O'Neill (si, quello che ha disegnato "The League of Extraordinary Gentlemen" di Alan Moore). Anno 1987.
Figura:



Se lo trovate, leggetevelegelolol.
Marshall Law è un supereroe poliziotto che arresta o preferibilimente uccide i supereroi in un mondo pieno di supereroi.
La satira è feroce, la violenza fuori controllo. Marshall Law è scritto e disegnato come se gli autori stessero pogando ad un concerto degli Iron Maiden.
Basta (si fa per dire, non so se sia reperibile) che vi cerchiate la prima miniserie autoconclusiva che è uscita per la PlayPress tanti tanti anni fa.
Io non ve la vendo.
Per il quarto ed ultimo punto devo citare Excalibur (1987), supergruppo creato da una costola degli X-Men e scaturito, ovviamente, da quel bel capoccione di Chris Claremont.
Figura:



Disegnato da un grandissimo Alan Davis, che come disegna le gnocche in calzamaglia lui non c'è nessuno, la serie di Excalibur è quasi completamente orientata sulla guerra contro malvagie entità extramondo, bizzarre e ripugnanti creature aliene e minacciose dimensioni parallele distopiche.
Tutto molto gradevole, gradevolmente ben scritto, gradevolmente ben disegnato con quel tanto di glamour che non guasta, come ascoltare un disco degli Earth Wind & Fire con una punta di acido in circolo.
Anche questa non è una graphic novel ma una serie.
Non è un caso se, dopo un po' di tempo, la testata è stata presa in mano da quel Warren Ellis creatore, successivamente, di The Authority.

Ecco, secondo me se distillate un po' di tutto questo avrete The Authority, che in se per se non è, a mio avviso, un capolavoro assoluto, ma che certo va a piazzarsi bene in alto nella gerarchia dei migliori fumetti di supereroi di sempre ed ha il merito di aver clamorosamente innovato, con una mirabile sintesi di elementi sparsi già presenti nel genere, il classico canovaccio del supergruppo di supereroi che ormai aveva spaccato le palle anche alla statua del cristo di rio de janeiro.

[jackx82]

92 minuti...

[jackx82]

Dopo aver letto la recensione di lesbronz mi rendo conto che certi fumetti, per apprezzarli a pieno, serve un discreto background fumettistico alle spalle. In The Authority mi sembra sia fondamentale cogliere le varie innovazioni e provocazioni che Ellis & co. inseriscono nella storia. Per un povero neofita ignorante come me risulta solo una gran bella storia, con tanti ammazzamenti e dialoghi cool. Tra Watchemen, Born Again e Year One è stato il fumetto che mi ha lasciato un po' più freddino. Piaciuto parecchio certo (anche il solo concetto di come si sposta il Carrier e gli universi paralleli sono pane per i miei denti) però non ci avevo visto tutto la profondità di contenuti che invece avevo apprezzato nei lavori di Miller e Moore.

[Lesbronz]

Dopo aver letto la recensione di lesbronz mi rendo conto che certi fumetti, per apprezzarli a pieno, serve un discreto background fumettistico alle spalle. In The Authority mi sembra sia fondamentale cogliere le varie innovazioni e provocazioni che Ellis & co. inseriscono nella storia. Per un povero neofita ignorante come me risulta solo una gran bella storia, con tanti ammazzamenti e dialoghi cool. Tra Watchemen, Born Again e Year One è stato il fumetto che mi ha lasciato un po' più freddino. Piaciuto parecchio certo (anche il solo concetto di come si sposta il Carrier e gli universi paralleli sono pane per i miei denti) però non ci avevo visto tutto la profondità di contenuti che invece avevo apprezzato nei lavori di Miller e Moore.

Beh, perchè essenzialmente, non c'è.
Ma secondo me non vuole nemmeno esserci ed in definitiva hai colto quello che c'era da cogliere: morti ammazzati e dialoghi cool.
Certo, c'è la faccenda della caratterizzazione da "outcasts" dei personaggi (omosessuali, drogati, alcolisti etc.) e il nodo centrale che è discretamente sviluppato, ovvero la collocazione "politica" che avrebbe nel mondo reale una cosa del genere, ma l'idea è quella di restare comunque su un tono leggero non eccessivamente impegnativo. Quest'idea della politica è fondamentale, chiaramente liberal-oriented, ma trattata sempre in maniera più vicina alla satira che altro, perchè insomma è pur sempre un fumetto, devono succedere cose.
L'idea è riuscita e dunque è una gran bella serie, ma siamo lontani da certi punti fermi.

[Rush]

Solo per dire che sto al 14, pensavo di essere a buon punto, ma sono solo a metà.
Mi sto applicando e conto di recuperare, poi vi leggerò

[Rush]

Ce l'ho fatta!

[Rush]

Ce l'ho fatta!

ho letto la rece di Les!

[Rush]

I primi tre gruppi di quattro puntate non mi hanno esaltato. Sì ho imparato a conoscere i personaggi, tutti interessanti, molte scene ottimamente disegnate, ma mi sentivo sempre sbalzato troppo allo sbaraglio, senza adeguata preparazione.
Ultime albi, ritorno degli originali compreso che non mi sono piaciuti, ok la serie eccessiva sotto tanti punti di vista, ma così pure troppo. Seth avrebbe un suo perchè, ma alla fine il suo essere eccessivo prende il sopravvento.
Albi centrali dal 13 al 20 (? vado a memoria) che invece mi garbati maggiormente, complice il confronto con la realtà che ben ha illustrato Les.
In generale, bene averla letta, ma dubito la porterò nel cuore. Vediamo come sedimenta.

Ah, Les, più che la protagonista con la paglia, metterei gli esclamativi alla coppia omosex. Aspetto che fra l'altro è stato quello di gran lunga più cavalcato,

[jackx82]

I primi tre gruppi di quattro puntate non mi hanno esaltato. Sì ho imparato a conoscere i personaggi, tutti interessanti, molte scene ottimamente disegnate, ma mi sentivo sempre sbalzato troppo allo sbaraglio, senza adeguata preparazione.
Ultime albi, ritorno degli originali compreso che non mi sono piaciuti, ok la serie eccessiva sotto tanti punti di vista, ma così pure troppo. Seth avrebbe un suo perchè, ma alla fine il suo essere eccessivo prende il sopravvento.
Albi centrali dal 13 al 20 (? vado a memoria) che invece mi garbati maggiormente, complice il confronto con la realtà che ben ha illustrato Les.
In generale, bene averla letta, ma dubito la porterò nel cuore. Vediamo come sedimenta.

Ah, Les, più che la protagonista con la paglia, metterei gli esclamativi alla coppia omosex. Aspetto che fra l'altro è stato quello di gran lunga più cavalcato,

sostanzialmente le mie stesse sensazioni. Però alla fine, a distanza di qualche tempo da quando l'ho letta, ogni tanto, una serie caciarona, figa e senza tanti significati sociologici, antropologici e filosofici ci sta.

[Loki]

la protagonista con la paglia, per gli standard americani, è più fuori dagli schemi dei due gay. anche wolverine ha dovuto smettere di fumare il sigaro, nei fumetti marvel.

[Rush]

In quel periodo?
Forse retro dato troppo authority