Libri e dintorni

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Rog
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Rog »

gabhorror ha scritto:Finito ieri sera Eccomi di Foer. Consiglio a tutti la lettura, bellissimo.
Per quel che mi riguarda il picco é il rapporto e la sua evoluzione tra Jacob e Julia. Ho toccato con mano i sentimenti, struggente. Soprattutto la prima parte mi ha sbudellato, provavo ansia durante la lettura.
La parte diciamo più incentrata sull'ebraismo mi ha un po' stancato. Analizza nel dettaglio tramite la storia la differenza tra ebrei americani ed ebrei israeliani. Il problema é che a me personalmente non frega un cazzo.
ce l'ho sul comodino...
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twinkler
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da twinkler »

seanma ha scritto:gabhorror, se mai leggerai roth almeno tu capirai bene xchè dico quello che dico su di lui.

è TUTTO così... e c'era gente che voleva dargli il nobel
Tutto cosa, dai non scherziamo c'è tanto altro nell'opera di Roth
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seanma
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da seanma »

dimmi cosa

perchè i pomeriggi persi a leggere di uno che si sega in bagno, di un seno gigante, e del figlio represso di un guantista, non me li ridarà nessuno

decente solo the human stain ma anche lì con la storia che il narratore è zuckerman tutto è prismato da quell'ebraismo d'accatto....

per favore leggete auster e capirete che un ebreo nn deve x forza sbandierare il suo essere
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dHazed
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Re: Libri e dintorni

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seanma
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da seanma »

per riprendermi dalla delusione, oggi mi sono letto in tipo mezz'ora il libro della hunziker dove racconta della sua esperienza coi guerrieri della luce, una setta parareligiosa.

ora sarà che io di gossip me ne sono sempre fottuto, ma pare questa cosa fosse stranota a tutti.. a me non lo era, e il suo racconto di 'sopravvissutta' mi ha messo addosso un'ansia che metà basta. una roba che AHS CULT che sto vedendo ultimamente sembra peppa pig.

trovo cmq sia una lettura da fare x capire qnt sia fragile la psiche umana
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seanma
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da seanma »

dHazed ha scritto:
seanma ha scritto:dimmi cosa

perchè i pomeriggi persi a leggere di uno che si sega in bagno, di un seno gigante, e del figlio represso di un guantista, non me li ridarà nessuno

decente solo the human stain ma anche lì con la storia che il narratore è zuckerman tutto è prismato da quell'ebraismo d'accatto....

per favore leggete auster e capirete che un ebreo nn deve x forza sbandierare il suo essere
Auster è terribile.

Sorvolo sullo "sbandierare il suo essere" e i tuoi problemi con l'ebraismo.
mi era sfuggito questo post.

tu dirai: era meglio se continuava a sfuggirti

però io ti chiedo di argomentare il tuo rifiuto per auster. io la parte mia l'ho fatta, e non ho problemi con l'ebraismo, ho problemi col modo in cui TUTTE le minoranze sono trattate - veicolate nella cultura di massa, da chi è parte di esse.

quindi se un libro è troppo ebreo mi sta sul cazzo, se una serie è troppo gay (ad esempio looking o transparent, in cui addirittura le 2 cose convergono) mi vien voglia di spaccare tutto. x non parlare poi del femminismo

pe un po' ho creduto di essere semplicemente intollerante, ma a darmi fastidio è solo la rappresentazione di uno stato sociale.... che non fa altro che contribuire a ghettizzarlo.....
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Re: Libri e dintorni

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vermi
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da vermi »

dHazed ha scritto:Su Auster ha già argomentato meglio di me James Wood.
https://www.newyorker.com/magazine/2009 ... low-graves
La penso esattamente come lui, dall'inizio alla fine.

Il resto del tuo post è di un semplicismo preoccupante. Se tu scrivessi un libro che analizza e problematizza cosa significa essere italiano oggi, staresti "rappresentando uno stato sociale" e "contribuendo a ghettizzarlo"? Fatico tantissimo a capire cosa ci sia di male a parlare della propria identità culturale. Se non ti interessa non leggere...

Infatti. Per altro scritto ad un livello altino.

Sembra un vegetariano che va dal norcino a lamentarsi perché vende carne e non broccoli.
E' arrivato il piccolo Vermozzo. Amedeo saluta tutto il forum.

Anche Vermi senior saluta tutto il forum visto che non sta dormendo da n giorni
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seanma
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da seanma »

Roth l'ho letto anni fa, quando facevo il pendolare e consumavo 3-4 volumi la settimana (quando quei volumi nn erano universitari). ho cominciato a leggere Roth e non altri, perchè, banalmente, era 'famoso' e perché ho sempre amato esteticamente il packaging einaudi. ho continuato a leggerlo, lungo gli anni, dopo la delusione di lezione d'anatomia' e 'zuckerman scatenato' perché mi sembrava assurdo che un autore così celebrato risonasse così poco dentro di me, credevo di essere nel torto io, poi alla lunga, leggendo un altro autore, che ho scoperto solo strada facendo essere ebreo, ho capito dove stava il problema.

non sto facendo critica letteraria, sto solo dicendo perché non mi piace, e che non ritengo sia necessario parlare del mondo in cui vivi come se fosse l'unico che c'è.

l'articolo l'avevi già linkato, ed ero arrivato solo fino a metà. non mi trova x null,a d'accordo

per conto mio Auster ha una relatability 1000 volte più efficace rispetto a un Roth. La grandezza di Fante, ad esempio, stava nel saper fare del micromicrocosmno degli italoamericani uno spaccato esistenziale, spesso usando l'elemento comico, che Roth disconosce del tutto (altro motivo che ho x disprezzarlo)

poi per conto mio il discorso sul fatto che nella cultura di massa, i prodotti delle 'minoranze' siano quasi sempre fatalmente affetti da egocentrismo e fagocitacismo culturale, è più complicato e non ho gli strumenti x affrontarlo

edit: x dare a cesare... dimenticavo che per me THE DYING ANIMAL è stato una bellissima esperienza (fatta prima di sapere che si tratta dell'ultimo ep. di una trilogia....)

x la serie, anche un orologio rotto... ecc
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Re: Libri e dintorni

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Rog
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Re: Libri e dintorni

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dHazed ha scritto:
Rog ha scritto:
dHazed ha scritto:
Rog ha scritto: Quercia del Mar da solo vale l'intero libro, IMO.
Il parrucchiere infelice e Le cascate mi sono piaciuti molto. A seguire gli altri, capitanati da Pastoralia.
http://deadline.com/2017/06/glenn-close ... 202114919/
Amazon sta facendo una comedy con Glenn Close nel ruolo della zia Bernie :asd:
:asd:
ci sta alla grande!!!
Uscito il primo episodio, l'hai visto? Scritto da Saunders stesso, tra l'altro (anche se non credo scriverà tutta la serie, penso solo il pilot). Non so bene cosa pensarne per ora...
no, ma lo cercherò sicuramente! Poi ti dico...
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Fra
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Fra »

twinkler ha scritto:Classico caso di autore diventato "famoso" dopo esser passato a miglior vita anche Butcher's Crossing, che non ho ancora letto, mi hanno consigliato
E di Augustus. Letti tutti qualche anno fa, splendidi libri, con Stoner una spanna sopra gli altri.
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Fra »

dHazed ha scritto:
seanma ha scritto:dimmi cosa

perchè i pomeriggi persi a leggere di uno che si sega in bagno, di un seno gigante, e del figlio represso di un guantista, non me li ridarà nessuno

decente solo the human stain ma anche lì con la storia che il narratore è zuckerman tutto è prismato da quell'ebraismo d'accatto....

per favore leggete auster e capirete che un ebreo nn deve x forza sbandierare il suo essere
Auster è terribile.

Sorvolo sullo "sbandierare il suo essere" e i tuoi problemi con l'ebraismo.
Non sono un grande fan di nessuno dei due... dell'uno, salvo decisamente la Trilogia di New York (era una raccolta che ho letto penso 15 anni fa) e dell'altro, The Plot Against America e ovviamente Pastorale Americana; pesante, ma forse l'ho letto in un momento della mia esistenza in cui credevo ancora a determinati "ideali" ed è uno dei libri che mi ha aiutato a vedere le cose diversamente.
Indignation non era brutto... mentre il celebrato Portnoy Complaint l'ho mollato dopo una ventina di pagine.

Attualmente invece sto leggendo The White Boy Shuffle di Paul Beatty e mi sta deludendo abbastanza.
Qualche spunto intelligente, ma per esser satira, mi sembra un discreto castello di luoghi comuni triti e ritriti. Questo, dopo un'ottantina di pagine.
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da ml »

A me la Trilogia ha annoiato parecchio
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Re: Libri e dintorni

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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Rog »

Fra ha scritto:Ho letto da poco The Fixer, di Malamud (edito in italia come "l'uomo di kiev").
Strepitoso, come tutto Malamud, del quale prediligo "The Assistant" ("il commesso") anche al ben più titolato e famoso "The Greatest".
Se non conoscete l'autore, sono quasi sempre storie piccole, di personaggi sconfitti, che pure riescono a rendersi universali.
ho finito nel weekend L'uomo di Kiev, mentre Il Commesso l'ho letto un mesetto fa.
Allora... L'uomo di Kiev credo sia scritto decisamente meglio, e probabilmente nel complesso è un libro migliore.
Ma, a tratti (lunghi tratti) è davvero troppo pesante, troppo negativo. Mi sono detto più volte: ancora un peggioramento, e mollo.
Poi ho retto fino alla fine, sempre alla ricerca di una minima notizia positiva...
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Fra »

dHazed ha scritto:
Fra ha scritto:
Attualmente invece sto leggendo The White Boy Shuffle di Paul Beatty e mi sta deludendo abbastanza.
Qualche spunto intelligente, ma per esser satira, mi sembra un discreto castello di luoghi comuni triti e ritriti. Questo, dopo un'ottantina di pagine.
Come mai hai scelto quello? Non l'ho letto, comunque ne ho letto parlare bene.

"The Sellout" è stato a mani basse il libro dell'anno un paio d'anni fa, decisamente consigliato (ignoro come si possa tradurre in italiano però, quindi solo se in originale). Man Booker Prize a parte, era veramente un gran libro, cattivo, divertente, surreale, scritto benissimo.
Scelto perché recensito molto bene dall'inserto domenicale del Sole...
Nel frattempo la situazione è migliorata, però siamo nel campo dei libri innocui. Non so, forse avevo aspettative troppo alte, o forse è meglio parlare una volta letta l'ultima pagina ;)
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Fra »

Rog ha scritto:
Fra ha scritto:Ho letto da poco The Fixer, di Malamud (edito in italia come "l'uomo di kiev").
Strepitoso, come tutto Malamud, del quale prediligo "The Assistant" ("il commesso") anche al ben più titolato e famoso "The Greatest".
Se non conoscete l'autore, sono quasi sempre storie piccole, di personaggi sconfitti, che pure riescono a rendersi universali.
ho finito nel weekend L'uomo di Kiev, mentre Il Commesso l'ho letto un mesetto fa.
Allora... L'uomo di Kiev credo sia scritto decisamente meglio, e probabilmente nel complesso è un libro migliore.
Ma, a tratti (lunghi tratti) è davvero troppo pesante, troppo negativo. Mi sono detto più volte: ancora un peggioramento, e mollo.
Poi ho retto fino alla fine, sempre alla ricerca di una minima notizia positiva...
Sono libri diversi, The Fixer è più politico, ha alcune tesi e i personaggi sono funzionali a quelle tesi; mi ha comunque fatto riflettere molto, ed è a suo modo un romanzo modernissimo per l'approccio psicologico anche al processo. In fondo è un viaggio nel male, nel pregiudizio.
The Assistant è un libro più intimo, a mio modo di vedere, e l'ho amato di più, volendo bene ai personaggi, sentendomi umanamente molto vicino a loro.
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Rog
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Rog »

Domanda (fondamentalmente, per dHazed): ho letto su FB un post di Saunders in cui, oltre a ringraziare chi ha inserito il suo libro tra i 10 migliori del 2017, dice che il suo preferito di quest'anno è Exit West, di Mohsin Hamid.

L'ho già prenotato in biblioteca... ho fatto bene?

Grazie.
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Re: Libri e dintorni

Messaggio da Fra »

Mi sono scordato di scrivere quando ho finito di leggere The White Boy Shuffle;
confermo sostanzialmente il giudizio dopo le prime 80 pagine...
Qualche sorriso amaro, tantissimi luoghi comuni, e sullo sfondo, l'idea abbozzata che non ci sia un posto per i neri in America (che in fondo è lo stilema di James Baldwin).
Una teoria che non mi sento di sottoscrivere, al netto dell'evidente violenza nei loro confronti.
Il tuo posto nel mondo te lo devi costruire; certo, qualcuno ce l'ha per grazia divina, ma non è un buon motivo per non far niente.
Però tant'è, se serve per far riflettere, ben venga anche questo libro di Beatty.
Mi sembra che manchi sempre metà del discorso; se la cultura nera è spesso semplicemente un'apologia del ghetto, dove vuoi andare?
E come diceva Jack Nicholson in un famoso incipit accompagnato dalla chitarra dei Rolling Stones, se vuoi qualcosa, non puoi aspettare che te lo diano. Te lo devi prendere.
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