Hoops’ Survival Kit: il draft

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Sir Charles #34
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Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

I draft sono finiti, la stagione sta per cominciare e parlando sia in pubblico che in privato con diversi di voi sono emerse curiosità sul modo di preparare il draft, sulle strategie seguite, sul modo di scegliere i giocatori e di correggere la propria strategia in corsa, se necessario.

Spero che questa discussione, possa essere luogo di confronto e di spunti per evitare in futuro di vedere dei draft assolutamente casuali. Perché alla fine se tutti sono più bravi e preparati, il gioco è anche più divertente. Dove con più bravo e preparato non intendo dire “dovete fare come me”, ma voglio dire che le idee su cui si svolge un draft dovrebbero partire dalla conoscenza e dalla comprensione di cosa serve, che abbiano un fondamento; poi ci sarà sempre quello che vuole gamblare, quello che adora un giocatore a prescindere, quello che invece ne detesta un altro.

Quindi, buona lettura a chi leggerà, ma spero che tutti gli esperti, i “big” di questo gioco dicano la loro, che arrivino tante domande e considerazioni da parte di tutti.
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Sir Charles #34
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

Cominciamo da quelle che sono le mie regole per il draft.

1. Nei limiti del possibile stare concentrato. Se il draft durasse una sera sarebbe molto più facile isolarsi e dedicarsi completamente a quel compito, vedi foto sotto, draft roto Espn 2012:

Immagine

Ma siccome si fa in una decina di giorni, la cosa che cerco di fare è che quando tocca a me devo essere in tranquillità e non di fretta. Controindicazione: per non bloccare il draft agli altri, è necessario essere spesso su hoops a controllare come vanno le cose e quanto manca alla propria pick, il che può non essere sempre possibile per tutti.

2. Essere preparato. Siamo qui per questo, per migliorare la preparazione. Si può essere maniacali o easy; ma comunque è necessario avere le idee chiare.

3. Flessibilità. Avere ad ogni giro un giocatore preferito, ma anche altre opzioni per essere pronto a qualunque cosa: reagire ad una chiamata che mi soffia il mio obiettivo subito prima che tocchi a me o per sfruttare un giocatore che a quel punto del draft mi aspettavo fosse già stato scelto.

4. Mantenere la lucidità. Si definisce una strategia, si definiscono i giocatori preferiti, si può scegliere di evitare i giocatori di una certa squadra, di un determinato reparto oppure fare una lista di giocatori da non scegliere. Durante il draft mantenere la lucidità aiuta a decidere se confermare le proprie preferenze e le proprie liste di proscrizione o se, alla luce di come si stanno susseguendo le pick (o per un infortunio o di un fatti che cambiano la valutazione dei giocatori), è il caso di modificare le proprie decisioni.

5. Essere bilanciati. Nonostante l’ampia flessibilità che regala hoops dividendo i ruoli solo tra G, F e C senza distinguere tra PG/SG e tra SF/PF, è necessario ricordarsi che una squadra deve essere completa in tutti i ruoli e che ci sono da coprire 48’ da C, 96’ da F e 96’ da G. Per 63 partite di RS e, se va bene, per altre 19 di playoffs. E, soprattutto, che ogni minuto non coperto vuol dire punti buttati.

6. Scegliere la propria identità il prima possibile. Voglio avere le guardie forti? Voglio sacrificarle per avere un frontcourt inarrestabile? Voglio il massimo equilibrio tra reparti? Voglio andare on talent a prescindere? Voglio 5 fenomeni e poi il nulla oppure sacrifico qualcosa del quintetto per avere riserve super? Qualunque identità vogliate dare alla vostra squadra dovete deciderlo il prima possibile, meglio se ancora prima di cominciare il draft (con la giusta dose di flessibilità, ovviamente).

7. Non usare solo i propri ranking (per chi li usa). Usate i toys di hoops? Vi fate i vostri ranking, più o meno sofisticati? Non usate solo i numeri, ma considerate anche una serie di aspetti che i ranking non possono riassumere: dalla fiducia che avete in quel giocatore e nella squadra in cui gioca, a quanto è appetito dai vostri avversari, a quanto le altre squadre abbiano bisogno di un giocatore di quel tipo.

8. Scegliere il meglio per la propria squadra. C’è chi sceglie esclusivamente “on talent”. Ma per la mia esperienza è un errore; se un giocatore non mi serve è meglio lasciarlo libero e prenderne uno meno forte ma più utile.

9. Capire le necessità degli altri. Come detto al punto 7 scegliere o non scegliere un certo giocatore ad un determinato momento del draft può dipendere anche dal fatto che le altre squadre abbiano o non abbiano bisogno di quel tipo di giocatore (es.: ci sono ancora cinque G molto interessanti, ma c’è una F fortissima; mi sono utili sia la G che la F. Se tutte le altre squadre hanno completato il settore ali e sono ancora carenti in G, meglio che prenda una G molto interessante ora e che mi tenga l’F fortissima per il giro successivo, rischio di perderla ma è peggio rimanere senza una guardia di quel livello).

10. In ogni caso seguite i vostri gusti e il vostro istinto. Per quanto i fantagiochi siano una pura questione di numeri, quando scegliete di prendere un giocatore dovete chiudere gli occhi, vederlo giocare, vederlo in azione con la divisa della vostra squadra. Se la sensazione vi piace è il giocatore che dovete prendere, altrimenti andate su qualcun altro.
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

Viste le mie dieci regole fondamentali per fare un buon draft, entriamo nella fase operativa. Il draft si divide in tre parti: preparazione (lettura, raccolta dati e informazioni), pianificazione (definizione della strategia, individuazione degli obiettivi e delle alternative), esecuzione (svolgimento del draft, controllo dell’andamento, eventuali correzioni, esito).

PREPARAZIONE DEL DRAFT

La mia preparazione comincia ad inizio settembre; prima è abbastanza inutile anche perché pure i siti specializzati nei fantasy games non hanno informazioni particolarmente interessanti, l’unica cosa che si può fare è seguire il mercato, il draft, le trade, la firma dei free agents.

Chi mi conosce sa che io non ho tempo e voglia di vedermi un sacco di partite durante la stagione (un anno ho fatto la League Pass e ho visto meno partite degli altri anni, difficilissimo che arrivi a 10 partite viste in un anno, difficile che ne veda 5 intere), per cui la mia concentrazione è mirata in due direzioni:

- Leggere il più possibile sulle squadre e sui singoli giocatori, su quello che ci si aspetta nella stagione entrante;
- Raccogliere dati che mi possano permettere di elaborare dei ranking. Anche in questo caso c’è chi le stime se le fa da solo, io non ho né la conoscenza né la voglia di mettermi lì a stimare da solo la produzione di 300+ giocatori.

Per questi due obiettivi utilizzo sia siti free (o la parte free di siti che hanno anche aree a pagamento), sia siti a pagamento (budget annuo: 50€, un terzo della LP che oltretutto non utilizzerei) che offrono informazioni e dati più precisi e dettagliati. Tra questi, ESPN, Yahoo!, CBS, Rotoworld. Del resto basta cercare su google e si trovano decine di siti che parlano più o meno gratuitamente di fantasy basketball, di strategie, ecc. Per darvi un’idea questa è la versione stampabile della Draft Guide di Rotoworld ottenibile iscrivendosi ai servizi a pagamento del sito; online ci sono molte più informazioni, personalizzabili in molti modi, ma questo pdf dà un’idea di massima.

Oltre alle informazioni, ci sono anche le proiezioni delle prestazioni di tutti i giocatori NBA nella stagione 2013/14. Questi dati sono presenti su quasi tutti i siti che consulto e sono scaricabili. Li scarico, li inserisco in un unico file excel, li elaboro verificando che abbiano coerenza (es.: non deve venir fuori che i giocatori di una franchigia giocano più partite di quelle che sono possibili, la somma dei minuti giocati è 240, tollero 239-241, ecc.) e in questo modo, applicando i parametri che usiamo nelle varie leghe vengono fuori le mie discusse projections.

A questo punto la preparazione è quasi finita ho informazioni sui singoli giocatori e sulle squadre, ho i fppg, i fppm stimati per la stagione, ho i dati delle vecchie stagioni su cui posso fare stime di variabilità delle prestazioni per cercare di determinare chi sono i giocatori storicamente più costanti (stima che aumenta di affidabilità al crescere dell’anzianità del giocatore), ho tutti i parametri per fare il mio ranking, anzi i miei ranking. Non sto a spiegare ora nel dettaglio quali elaborazioni faccio perché è più utile trattare l’argomento quando si parla di strategie, ma sono otto: quattro per individuare evidenze e aspetti importanti nell’insieme dei giocatori e nella struttura del draft, tre per scegliere i singoli giocatori e uno per tenere sotto controllo la composizione della squadra.
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

PIANIFICAZIONE DEL DRAFT

Per la pianificazione comincio ad usare il mio file excel: https://www.sugarsync.com/pf/D7450917_4432212_7650788.

La strategia da utilizzare cerco di individuarla cominciando ad analizzare il parco giocatori nel suo complesso.

La prima decisione riguarda fino a quale giro di scelta utilizzare come criterio principale i fppg e da quale giro invece concentrarmi sui fppm. Quest’anno, l’analisi dei risultati che scaturivano dalle stime, mi ha fatto propendere per una strategia in cui nei primi 4 o 5 giri la scelta dipendeva prevalentemente dagli fppg (se quarto o quinto giro era un’opzione legata alla pick avevo al quinto giro – se avevo la 65 era un conto, se avevo l’80 un altro – e dai giocatori disponibili) e di proseguire fino a fine draft concentrando le mie scelte sui giocatori a più elevata produzione al minuto.

La seconda decisione richiede uno studio un po’ più approfondito dei dati. Vediamo come ho operato:
1. Ho costruito un foglio di lavoro in cui ho suddiviso i primi 80 giocatori del mio ranking fppg-based sulla base del loro rank e dei loro fppg. Ho fatto cinque “categorie”, una per ogni giro di scelte (1-16, 17-32, 33-48, 49-64, 65-80), ed ho contato i giocatori che in quel giro avevano un determinato livello di fppg: al primo giro c’era un giocatore con 19 fp, 1 con 18, 1 con 16, 4 con 15, 7 con 14, 2 con 13 e così via. Oltre alla distribuzione totale, ho fatto anche la distribuzione per singoli ruoli (G, GF, F, FC, C).
2. Ho costruito un foglio di lavoro in cui ho considerato i giocatori dalla settantesima alla centosessantesima posizione del ranking fppg-based. Di questi giocatori, però, ho valutato i fppm (il motivo per cui ho estratto i nominativi per una classifica fppm da un ranking fppg è stato per evitare di considerare giocatori con pochissimi minuti o che un giocatore finisse in entrambe le tabelle: X è il 69 giocatore per fppg e il 123 per fppm mi finiva in entrambe; ed in ogni caso mi interessava stabilire cosa sarebbe successo nei primi dieci giri considerando i 160 giocatori più produttivi in assoluto). Anche in questo caso ho li ho divisi in cinque classi da sedici (ad eccezione della prima in cui ho inserito anche i giocatori dalla 70 alla 80 e quindi è di 27 unità) ed ho contato i giocatori sulla base del loro livello di fppm: 1 da 0,375+, 9 sopra i 0,350, 6 sopra i 0,340, 11 sopra i 0,330 e così via.
3. Ho costruito un foglio di lavoro aggregato che divideva la produzione (fppg per i primi cinque giri, fppm per i successivi) sulla base del solo ruolo.
4. Ho costruito un foglio di lavoro aggregato che divideva la quantità di giocatori di ogni ruolo presenti ad ogni giro.

Dal confronto di queste quattro elaborazioni ho ricavato la mia strategia di base. Qui evidenzio le considerazioni che mi hanno maggiormente colpito:

Guardie:
- appaiono abbastanza distribuite tra i primi giri, in realtà ce ne sono 9 che producono più di 13 fppg e poi c’è un buco: solo 3 ne producono più di 12, 14 sono nel range 10,000 e 11,999.
- se ho una scelta alta al primo giro, posso correre il rischio di non trovare G interessanti al secondo giro (visto che ce ne sono tre nei primi 6 posti), viceversa se ho un basso primo giro non dovrei avere problemi;
- nella seconda metà del draft, ci sono solo tre guardie su 28 giocatori con almeno 0,33 di fppm; nove invece sono sotto i 0,31 e questo indica che ci sono 6 G su 14 meritevoli di essere prese al decimo giro e non prima.
Guardie/Ali:
- sono pochissime;
- sono poco produttive, una sola sopra ai 12 fppg, le altre a 10; hanno fppm sotto i 0,31 quattro su cinque;
Ali
- due stelle fuori categoria;
- dopo le due stelle il grosso è sotto i 13 fppm, 9 su 12 sotto i 12;
- i migliori, dopo quattro ali da primo giro, sono chiamate buone per la fine secondo giro e successivi;
- per fppm, abbiamo una buona concentrazione sugli 0,33 fppm e poi c’è un salto;
- in ogni caso, a prescindere da quanto riportato nel file, la storia insegna che il settore ali è quello che offre tanti giocatori che possono essere presi a fine draft e che possono o esplodere o essere produttori di tanti fppm su pochi minuti giocati;
Ali/Centri
- il terzo giocatore del ranking;
- poi giocatori da fine primo giro e inizio secondo; dopo un salto si trova molto materiale tra fine terzo e inizio quarto;
- molti giocatori produttivi per fppm, 17 sono da sesto-settimo giro (su 23 considerati);
Centri
- dodici su sedici sono sotto i 12 fppm;
- sono equidistribuiti tra quarto e nono giro;

Da queste informazioni ho compreso alcune cose:

1. puntare sulle GF sarebbe stato difficile e poco utile (ed invece avrebbero affascinato molti, per il doppio ruolo), che questa scarsezza aggravava ulteriormente la questione delle guardie di alto livello che sono poche, così come sono pochissime quelle da mettere in rotazione con elevato fppm.
2. il ruolo più delicato è quello delle guardie, perché hanno una distribuzione molto particolare rispetto agli altri ruoli: ci sono zone ad alta concentrazione di G ed altre in cui sono molto rare; sbagliare il momento in cui scegliere i propri esterni può voler dire avere un ruolo G poco produttivo.
3. nel ruolo di ala c’è una scelta ampissima (a maggior ragione comprendendo gli FC), ma se si escludono le due super superstar non ci sono giocatori che fanno la differenza nei primi giri, mentre in questo ruolo ci sono moltissimi giocatori che affollano il sottobosco del draft: giocatori dal minutaggio limitato che però hanno elevata produzione al minuto. I role players (in F e C producono più che in G, perché spesso si limitano a difendere, prendere rimbalzi e stoppare; tra gli esterni invece la difesa premia con qualche palla recuperata in più, ma non avendo spesso la palla in mano non fanno molti assist, che sono il gemello dei rimbalzi per le G), i giovani – rookies o meno – che in questo ruolo possono più facilmente trovare spazio per mostrare le loro qualità (ogni anno c’è qualche F che esplode inaspettatamente).
4. il ruolo di FC è quello che crea meno problemi, ma se voglio FC che fanno la differenza mi devo concentrare sui primi due giri.
5. i centri non hanno produzioni spettacolari, a parte qualche eccezione, e sono materiale da zone centrali del draft.

Ecco che cominciano a prendere forma le possibili diverse strategie, modellabili a seconda degli obiettivi che abbiamo e a seconda delle scelte che avremo al draft. Da questi dati emergono sicuramente alcuni fatti di cui si deve tenere conto, ma c’è spazio per ogni tipo di strategia.

La terza decisione è proprio quella di definire una strategia più precisa, in funzione delle scelte che mi sono state attribuite. Ho già detto che le variabili da considerare sono tantissime, per cui faccio due esempi di strategie differenti che ho preparato per questo draft: la mia e quella che ho preparato insieme a drazen per la serie C.

Io avevo queste scelte: 4-29-37-60-74-87-102-123-137-152-171-182. Volevo fare una squadra equilibrata in cui il settore G avesse un ruolo importante, mentre fino all’anno passato le G andavano a rimorchio di F e C. Inoltre volevo tenermi le F per zone non nobilissime del draft, puntando più sugli fppm di giovani virgulti. Per la prima scelta, non avendo una delle prime tre (indiscutibili a mio parere LBJ, KD, Love), pensando sia al mio obiettivo sia alla struttura del “parco giocatori”, era necessario prendere una guardia; al secondo giro, vista la mia idea sulle ali, la scelta doveva essere per forza tra una seconda G e una FC (di G da prendere in quella zona di draft ce n’erano diverse e ritenevo probabile che se ci fosse stata una concentrazione di scelte sulle G sarebbe piovuto a fine giro anche qualche FC che vale più della 29). Se avessi preso un FC al secondo giro dovevo assolutamente prendere una G al terzo e poi completare il frontcourt al quarto e quinto, se avessi preso una G al secondo potevo liberamente scegliere “on talent” F e C nei tre giri successivi. Anche per questa flessibilità che mi veniva data ai giri 3-4-5 la mia prima opzione era G-G-F/C-F/C-F/C (con un doppio ruolo possibilmente al terzo giro, per avere ancora la massima flessibilità di scelta ai due successivi). Fatto il quintetto, vedevo dai dati che al sesto giro ci sarebbero state con ogni probabilità G ancora molto interessanti, ma poi c’era un salto di qualità che rendeva sostanzialmente indifferente scegliere delle guardie al settimo o al decimo giro. Viceversa era pieno di F o FC da fppm elevati a cui non valeva la pena di “dedicare” la sesta pick, mentre erano perfetti al settimo e ottavo giro. Al nono o al decimo giro era opportuno scegliere la quarta G, se prima o dopo dipendeva dalla quantità di guardie ancora disponibili, e un secondo C. Poi gli ultimi due giri e i tre supplementari andare a riempire qualche buchetto nel roster, ma soprattutto e il più possibile buttarsi su giocatori che al momento non pare abbiano grande appeal, ma che potrebbero esplodere. Quindi alla fine la strategia era G-G-F/C-F/C-F/C-G-F-F-G-C-x-x-x-x-x.

Nel caso di drazen, le pick erano 16-17-47-50-80-81-103-122-129-160-161-192. Draft completamente diverso dal mio che aveva quasi tutte pick equidistanti. L’accoppiata 16-17 è interessante e permette grande flessibilità; per decidere cosa fare, è necessario andare a vedere cosa succede al terzo giro. Se al terzo giro ci fosse stata una pick nella prima metà del giro si poteva ipotizzare di scegliere qualunque accoppiata di giocatori, anche due G ricalcando la mia strategia, perché probabilmente a metà terzo giro avrei trovato qualche FC interessante (al terzo giro sono andati via TD, Randolph, Sanders nella prima metà, Boozer, Varejao, Ibaka nella seconda. E tra i due terzetti c’è un bel po’ di differenza); avendo la 47 il rischio di trovarsi con tutti i migliori FC andati era troppo alto: per cui G-FC. Al terzo giro, la scelta era se fare il terno Lulu-style G-FC-F o se prendere una seconda G. Avendo anche qua due scelte molto vicine abbiamo deciso di privilegiare la G perché probabilmente ci sarebbe stata minore scelta e subito dopo il meglio disponibile tra F e C. Al quinto e sesto giro un altro back-to-back: ci sarebbero entrati un altro giocatore da frontcourt per completare la prima unità e coerentemente con quanto emergeva dai dati una terza guardia. Poi lo schema avrebbe seguito quello che avevo individuato io: ali al settimo e ottavo, una G e un C tra nono e decimo e poi massima libertà sui “deep sleepers”. Quindi la strategia era G-FC-G-F/C-F/C-G-F-F-G-C-x-x-x-x-x.

Vi risparmio i ragionamenti fatti per adattare la mia strategia a chiamate strane alle prime tre pick. Chiaro che se alla 4 mi arrivano uno tra James, Durant e Love non scelgo una G, ma quello libero di loro tre e quindi devo adeguare la strategia.

L’ultima parte della preparazione è quella in cui si individuano i propri giocatori preferiti nelle varie zone del draft. Dunque: G-G-F/C-F/C-F/C-G-F-F-G-C-x-x-x-x-x.

1. Prima G. Le possibili scelte erano due Westbrook e Harden: il primo mi ha fatto diventar matto l’anno scorso perché tende ad essere incostante, però era in leggero vantaggio. Poi si è fatto male e mi ha risolto il dubbio;
2. Seconda G. I sogni proibiti erano Parker che vale qualche posizione più della 29 e George col suo doppio ruolo, potevo accettare Deron nonostante gli acciacchi. Altrimenti avrei virato su altri ruoli.
3. F/C. Speravo in un FC, i miei obiettivi erano Sanders, Monroe, Favors.
4. F/C. Se ci fossero stati ancora non avrei preso Bosh (regola 10: gusti e istinto), avrei preso Ibaka; in alternativa Hibbert, Drummond a pari livello e Ilyasova un gradino sotto.
5. F/C. Qua avevo deciso di cominciare a guardare con più attenzione gli fppm. Per la quinta pick, comunque avrei dato pari importanza a fppg e fppm, per poi lasciare il campo agli fppm dal sesto giro. Diciamo anche che scegliere un nome ancora prima di partire era difficile anche perché dipendeva da cosa avevo scelto al terzo e quarto giro, mi sarei adeguato a quello che usciva dal draft.
6. Terza G. Le alternative erano diverse per quel livello del draft Hayward, Leonard, Iguodala e Henderson per il doppio ruolo, Bledsoe e Beal sulla rampa di lancio, Lin ed Evans che devono dimostrare qualcosa, Klay Thompson se consideriamo la sua affidabilità nel senso che giocherà tanto. Scartato subito KT per questioni di fppm, scartati i quattro GF perché non mi convincevano al 100%, scartato Tyreke perché le incognite sono moltissime, rimanevano nell’ordine Beal, Bledsoe, Lin (con la fiducia che l’assetto con DH lo possa aiutare e il timore che invece imploda definitivamente).
7. Ali da fppm. Al settimo e ottavo giro si mettono assieme un paio di alette. I migliori erano Henson, Harris, Scola, Bennett, Sullinger, Wright, Humphries, Olynyk, Marion, Robinson, Gibson, Seraphin, Markieff Morris. Di alcuni mi fidavo di più, di altri di meno, la speranza era che arrivasse libero a quel punto Henson, su cui credo molto.
8. Quarta G. Speravo che arrivasse al nono giro uno tra Lin (vista la pessima critica di cui gode), Knight, Waiters, Oladipo, Thomas.
9. Secondo C. Difficile anche in questo caso fare nomi, era necessario aspettare il draft per vedere chi era libero.
Come ho già detto tutto questo ragionamento porta ad individuare una soluzione ottimale, ma durante lo svolgimento del draft si deve mantenere l’attenzione per essere pronti ad adattarsi a situazioni impreviste che possono cambiare o addirittura stravolgere la pianificazione.
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Sir Charles #34
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

SVOLGIMENTO DEL DRAFT

Per lo svolgimento del draft è fondamentale il file excel: tengo aggiornate le tabelle dei ranking segnando i giocatori che sono stati scelti e man mano che scelgo i miei giocatori riempio il foglio con la squadra, in modo da avere sotto mano la mia situazione in tempo reale.

L’utilizzo delle tre tabelle con i ranking è importante per sapere sempre cosa c’è e cosa non c’è più disponibile: quella con il ranking overall (che tiene conto di fppg e fppm dando loro una ponderazione, delle partite giocate) la uso per una prima consultazione, per vedere chi sono i giocatori complessivamente migliori che sono disponibili; una volta che li ho individuati, vado a vedere la tabella per fppg (nei primi giri) o per fppm (nella seconda parte del draft) per farmi una lista aggiornata delle opzioni disponibili; le questioni si complicano con il passare delle chiamate per cui nella tabella fppm c’è anche una colonna in cui evidenzio i giocatori che mi interessano dandogli un ordine di preferenza.

Queste tabelle servono principalmente per scegliere i giocatori più funzionali alla strategia individuata, ma possono evidenziare la necessità di un cambiamento di strategia. Nel mio draft, per esempio, le guardie che speravo di trovare alla mia nona pick sono andate via tutte e quindi mi sono ritrovato a dover scegliere sia al nono che al decimo giro due guardie, Butler e Burks, una perché mi dovrebbe garantire minuti, l’altra perché spero possa migliorare le proprie cifre. Il centro del decimo giro è stato scelto all’undicesimo. A drazen invece è capitato di scegliere Brandan Wright all’ottavo giro e subito dopo s’è rotto. Quindi ha dovuto optare per un’altra FC al nono giro – Olynyk – e ha preso la quarta G al decimo: anche lui ha finito per scegliere Burks, ma se non avesse dovuto virare su Olynyk si sarebbe trovato Carter-Williams, Waiters, Thomas… Forse ha peccato di sangue freddo, perché era meglio prendersi uno di questi tre che di sostituti di Wright ne trovava anche dopo: ha preso Seraphin e c’erano ancora molti giocatori interessanti tra FC e C.
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

Io ormai non ho quasi più segreti. Adesso tocca agli altri. :yo:
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Lenny »

Bellissimo post, l'ho divorato durante la pausa caffé ;)

Io ho usato ovviamente tools molto meno sofisticati, ma ho fatto dei ragionamenti di base molto simili ai tuoi.
Sono partito facendo un'analisi della profondità dei ruoli per capire al meglio come è distribuito il talento (anche se essendo il terzo anno che gioco un'idea ce l'avevo già). Mi sono fatto un ranking personale, in cui comunque ho inserito anche dei rookies in base all'idea che mi son fatto vedendoli giocare al torneo NCAA e ai reports sui loro allenamenti in periodo di draft - oltre a quel che leggevo sui vari Rotoworld e ESPN. Non ne ho fatto però uno generale, ma l'ho suddiviso per ruolo, sapendo che avrei pescato G, F e C a seconda delle esigenze legate al momento del draft.
Il mio ranking non era basato su proiezioni numeriche come il tuo, ma su un'idea personale che ho del giocatore in cui influiscono: ovviamente le medie di fppm e fppg dell'anno scorso e 'storiche', i miglioramenti o i peggioramenti che mi attendo in base a età, situazione tecnica della squadra e sensazioni avute durante le partite. Un metodo molto più "impressionistico" se vogliamo, dovuto al fatto che cerco di vedere molte partite durante l'anno.

Nel fanta fra l'altro avevamo le stesse scelte: io in serie C partivo con la 4, quindi ho fatto ragionamenti molto simili ai tuoi. Non ho preso Love, che era sceso, perché volevo partire con una G molto forte (Paul), perché ho la sensazione che Love avrà dei problemi fisici anche quest'anno - anche se razionalmente CP3 è ancora più a rischio e spero di sbagliarmi, perché il giocatore mi piace molto. Comunque le linee guida erano le stesse: come punti fermi due G e una FC nei primi tre giri, tre G al sesto e il resto in base a disponibilità. Ero comunque pronto ad adattarmi nel caso mi avessero fregato le guardie su cui puntavo, sapendo che dopo avrei trovato una lunga serie di G abbastanza sovrapponibili per rendimento.
Rev ha scritto: non hai capito un cazzo. è proprio la lobby ebrea ad organizzare tutto ciò...la catena è stern-silver-blatt-lebron (noto follower della stella di david). senza un pezzo della catena essa si spezza. catena ovviamente dorata.
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da mimmomorena »

Sir, per caso fra un paio di settimane vuoi andare a sostenere l'esame di data mining al mio posto? :asd:
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da AndreA71 »

Sir Charles #34 ha scritto:I draft sono finiti, la stagione sta per cominciare e parlando sia in pubblico che in privato con diversi di voi sono emerse curiosità sul modo di preparare il draft, sulle strategie seguite, sul modo di scegliere i giocatori e di correggere la propria strategia in corsa, se necessario.

Spero che questa discussione, possa essere luogo di confronto e di spunti per evitare in futuro di vedere dei draft assolutamente casuali. Perché alla fine se tutti sono più bravi e preparati, il gioco è anche più divertente. Dove con più bravo e preparato non intendo dire “dovete fare come me”, ma voglio dire che le idee su cui si svolge un draft dovrebbero partire dalla conoscenza e dalla comprensione di cosa serve, che abbiano un fondamento; poi ci sarà sempre quello che vuole gamblare, quello che adora un giocatore a prescindere, quello che invece ne detesta un altro.

Quindi, buona lettura a chi leggerà, ma spero che tutti gli esperti, i “big” di questo gioco dicano la loro, che arrivino tante domande e considerazioni da parte di tutti.
: Thumbup :
BRAMA (cit.)

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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

mimmomorena ha scritto:Sir, per caso fra un paio di settimane vuoi andare a sostenere l'esame di data mining al mio posto? :asd:
:hahaha:

Meglio di no, per te e per me.

;)
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

Lenny ha scritto:Bellissimo post, l'ho divorato durante la pausa caffé ;)

Io ho usato ovviamente tools molto meno sofisticati, ma ho fatto dei ragionamenti di base molto simili ai tuoi.
Sono partito facendo un'analisi della profondità dei ruoli per capire al meglio come è distribuito il talento (anche se essendo il terzo anno che gioco un'idea ce l'avevo già). Mi sono fatto un ranking personale, in cui comunque ho inserito anche dei rookies in base all'idea che mi son fatto vedendoli giocare al torneo NCAA e ai reports sui loro allenamenti in periodo di draft - oltre a quel che leggevo sui vari Rotoworld e ESPN. Non ne ho fatto però uno generale, ma l'ho suddiviso per ruolo, sapendo che avrei pescato G, F e C a seconda delle esigenze legate al momento del draft.
Il mio ranking non era basato su proiezioni numeriche come il tuo, ma su un'idea personale che ho del giocatore in cui influiscono: ovviamente le medie di fppm e fppg dell'anno scorso e 'storiche', i miglioramenti o i peggioramenti che mi attendo in base a età, situazione tecnica della squadra e sensazioni avute durante le partite. Un metodo molto più "impressionistico" se vogliamo, dovuto al fatto che cerco di vedere molte partite durante l'anno.

Nel fanta fra l'altro avevamo le stesse scelte: io in serie C partivo con la 4, quindi ho fatto ragionamenti molto simili ai tuoi. Non ho preso Love, che era sceso, perché volevo partire con una G molto forte (Paul), perché ho la sensazione che Love avrà dei problemi fisici anche quest'anno - anche se razionalmente CP3 è ancora più a rischio e spero di sbagliarmi, perché il giocatore mi piace molto. Comunque le linee guida erano le stesse: come punti fermi due G e una FC nei primi tre giri, tre G al sesto e il resto in base a disponibilità. Ero comunque pronto ad adattarmi nel caso mi avessero fregato le guardie su cui puntavo, sapendo che dopo avrei trovato una lunga serie di G abbastanza sovrapponibili per rendimento.
Pausa caffè lunghetta... ;)

Come ho scritto si può arrivare alle medesime conclusioni anche con approcci più easy. Per me è un divertimento fare un lavoro di questo genere, c'è chi non lo sopporterebbe e preferisce andare con l'intuito.

Per quanto riguarda le tue scelte, io alla 4 avrei preso Love, senza se e senza ma. Però non è detto che abbia ragione.
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mimmomorena
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da mimmomorena »

:hahaha: ;)
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David Ginola 14
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da David Ginola 14 »

Appena ho tempo leggo....

Sir..... :tantammore:
IsaiaPanduri ha scritto:chissà come le profuma là in mezzo alle cosce
BeppeRappa ha scritto: fatevi un giro nei topic dei Jazz e dei pistons e capirete cosa vuol dire passione per la franchigia
Andrea il Vecchio ha scritto: panduri è quello che si tromberebbe "anche"la volpe
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Lenny
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Lenny »

Sir Charles #34 ha scritto:Pausa caffè lunghetta... ;)
No, è che la mia velocità di lettura è mostruosa :asd:
Rev ha scritto: non hai capito un cazzo. è proprio la lobby ebrea ad organizzare tutto ciò...la catena è stern-silver-blatt-lebron (noto follower della stella di david). senza un pezzo della catena essa si spezza. catena ovviamente dorata.
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LuluLove69
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da LuluLove69 »

Il mio approccio al draft è più soft rispetto a quello di sir (che cmq mi esalta parecchio)
Non ho gli strumenti e le capacità analitiche per elaborare fogli di lavoro e sfruttare excel.
Inoltre mi fido esclusivamente del mio giudizio e delle mie proiezioni, perchè a differenza di sir ho la possibilità e il tempo di guardare un gran numero di partite; quindi la base delle valutazioni è solo mia
Comincio a preparare il draft qualche giorno prima dell’inizio.
La prima cosa è l’analisi delle scelte a disposizione; in particolare dei primi 4 giri, fondamentali per costruire il core della squadra.
Poi arriva un mock draft dei primi due giri, facilmente desumibile per il fatto che le prime 20-25 scelte sono abbastanza locked.
Anche io prediligo una guardia al primo giro ma non bisogna essere talebani su questo.

Quest’anno avevo la 5, ma se mi fosse caduto Love avrei preso lui e non Harden (cosa che ho fatto in champions avendo la 4).
Se Harden fosse andato via prima la scelta sarebbe stata molto più sofferta; perché nessuna delle altre guardie mi garantiva un fatturato adeguato per una top 5 (15fp).
Quindi a quel punto le strade sarebbero state due: safe pick col BPA oppure “scommettere” sulla potenziale seconda G del lotto. Scommettere tra virgolette perché alla peggio prendi una guardia da 13-14 fp che male non fa. Però passare un top5fppg come Anthony diventa dura in una situazione simile.
Quindi ogni scelta sarebbe stata legittima. E il discorso fatto per Melo vale anche per Howard, anche se Superman si porta dietro il “fardello” (perché cmq parliamo di 15 fp) della poca flessibilità.

Nel momento in cui decidi di andare col BPA not G si deve entrare nell’ordine di idee che il tuo secondo giro deve essere occupato ancora dal BPA, con buona pace di ogni tuo orientamento guardistico.
In Champions ad esempio ho fatto Love Nowitzki.
Prima di mettere in contingency il tuo first round è essenziale fare un mock sulle scelte a farfalla che ti separano dal tuo secondo giro. ..e questa cosa va fatta per tutte le scelte dispari-pari fino alla fine del draft.
Una proiezione su tutte le “doppiette” che faranno gli avversari che vengono dopo di te nelle scelte dispari.
Se prendo Harden alla 5 chi mi potrebbe cadere alla 28 ?
I giocatori che più mi convincevano in quello spot erano Anthony Davis e Pau Gasol, che imo produrranno più di Deron che in una squadra che ha come prima guardia Harden rischia di essere sovrabbondante e rischioso (incognite fisiche e tecniche che l’hanno fatto scendere, non a caso, oltre le 25 in ogni draft).

Prima ancora di fare la seconda scelta già ero proiettato già alla terza: prendo Harden e uno di quei due. Alla 41 vado col BPA senza particolari seghe mentali. Idem al quarto giro.
In teoria con due CF e una G per una questione di equilibrio tra i reparti era auspicabile prendere un’altra guardia al quarto; ma come ho detto prima non ci si può fossilizzare. Se i giocatori a disposizione non ti danno particolari sicurezze (le G nel mio caso) devi andare sul BPA sempre. Io ho preso Drummond confidando in un suo minutaggio maggiore con conseguente breakout season.

Dopo i primi 4 giri devi cominciare a dare un senso alla squadra, devi equilibrarla, renderla flessibile e preparare il terreno per la seconda parte di draft, che è la più difficile e determinante ai fini della competitività e dei successi del tuo team.
Per equilibrare la squadra quindi devi anche saperti turare il naso e cogliere delle “occasioni” che intimamente ti fanno schifo. Nel mio caso, con Harden unica G dopo 4 giri, passare un giocatore che detesto come Batum avrebbe avuto poco senso: il doppio ruolo , i fppg alti per una quinta chiamata e l’alto minutaggio mi consentivano di avere una flessibilità sia tecnica che di scelte.
Con il reparto C/CF coperto e 75 minuti coperti in guardia al sesto avrei potuto prendere qualsiasi giocatore: una guardia o un ala dagli alti fppm (0.35 in su) o un giocatore di prospettiva.
Ed eccoci alle proiezioni/valutazioni di cui sopra. Io mi baso molto sugli split dei giocatori (tendenzialmente sophomore e terzi anni) della stagione precedente.
L’anno scorso il mio uomo fu Faried, quest’anno è stato Harris.

Il settimo giro è molto importante perché chiude la rotazione; quindi pochi voli pindarici e tanta concretezza. BPA nel ruolo in cui sei scoperto, magari approfittando del valzer dei rookies che di solito si apre proprio in questo momento del draft. Nello specifico ho puntato sul connubio Martin-Adelman andandomi a spulciare la produzione di Martin negli anni in cui Rick lo ha allenato a Sacto e Houston.
Nei giri successivi tendenzialmente al valzer dei rookie segue la mazurca delle vecchie glorei/injury prone cadute in disgrazia. Molti cercheranno di fare la steallona, io di solito, a meno di occasioni vantaggiose, continuo a grindare con i soldatini, tenendo conto sempre dell’equilibrio tra i reparti.
E così la squadra viene completata, preferibilmente con una struttura a 4 centri (3CF), 6 guardie, e 6 giocatori capaci (anche doppi ruolo) in grado di coprire minuti in F.

Insomma, per concludere, riassumerei il mio modo di draftare nel mantra “Nessun dogma, Nessun dorma”.
Ognuno di noi ha una strategia (voglio un reparto G forte, dei CF forti, una squadra equilibrata nei primi 4 giri, ecc) ma non si può essere schiavi del proprio piano e bisogna essere pronti a cambiare prospettive nel corso del draft sfruttando tutte le occasioni e cercando di arrecare più danni possibili alla concorrenza.
Questo perchè le variabili sono tantissime (15 avversari che ragionano in modo diverso dal tuo, distanza tra le scelte, ecc) e rendono il draft una scienza tutt'altro che esatta.
Però bisogna essere concreti, ridurre al minimo le cazzate e non dimenticare mai che una buona squadra è composta da 12 elementi affidabili, perchè le partite sono 82 ed è essenziale pararsi il culo meglio possibile.
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Sir Charles #34
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

:yo:
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Kukoc
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Kukoc »

visto che sono stato molto chiacchierato parlo anch'io.
ho un approccio opposto a sir. lui non guarda le partite, io guardo 3-4 partite al giorno, e quelle che non guardo mi spizzo il condensed su lp. quindi a fine stagione mi accorgo di averle guardate praticamente tutte.
ho visto anche la gran parte della preseason, come ogni anno. d'altronde è il periodo della stagione in cui si esaltano i romero osby di questo mondo, posso mai perdermelo?
detto ciò, guardo anch'io i vari siti specializzati (quelli gratis però, mica sono ricco come sir, soccia) e tenevo un file excel con duecento nomi sul pc. quindi una cosa in comune l'abbiamo. file che peraltro non ho potuto consultare quasi mai perchè mentre draftavamo stavo in giro per roma a fare colloqui (perlomeno sono andati bene, quindi fuck hoops). avrei potuto fare lo stronzo e far aspettare ore per poter scegliere comodamente davanti al pc, ma dopo l'altro anno mi sono sentito in dovere di non far perdere tempo a nessuno.
il fatto del quintetto basato sui fppg lo adotto da anni, quindi su questo ci siamo.
poi però arriva la grossa divergenza. ed è la cosa di me che fa andare fuori di testa mezzo forum, parlando di fanta.
forse perchè guardo tante partite, forse perchè sono istintivo nella vita come nei fanta, rispetto all'approccio meramente numerico di sir io ci metto le sensazioni...e quindi vengono fuori scelte come il famoso rondo alla 32 per cui l'intero forum mi ha zimbellato per un mesetto.
seguo il mio istinto, mi piace prendere rischi, seguo il cuore e i sentimenti. non mi accontento della gallina oggi, voglio l'uovo la gallina e tutto il pollaio domani. insomma odio le scelte meste, sono ambizioso.
nella vita come nel fanta.
quindi alla 32 mi serviva una guardia. c'erano kemba walker ed altri. ma c'era rondo lì, col suo 12.9 e 0.35 che mi guardava con l'occhio romantico. tutti spingevano per farmi prendere walker. ma alla fine ho pensato:
allora, se prendo walker o rondo non mi cambia molto, nel senso che comunque ai playoffs ci vado. lebron santo subito. però rondo ha certamente più upside di walker, potrebbe essere quello che mi fa colmare il gap di avere una seconda scelta pessima come la 32 e quindi darmi delle maggiori chances di anello. perchè io voglio vincere, dei playoffs fotte sega. uscire al primo turno o salvarsi è uguale. conta solo vincere alla fine.
walker 13 e 0.35 non lo fa neanche nei tornei estivi al rucker. se va bene fa 12 e 0.33, che è un lieve miglioramento delle cifre dello scorso anno. rondo ha fatto 12.9 e 0.35 avendo pierce garnett e salcazzo in squadra. figuriamoci quanto potrebbe paddare in questi celtics tankeggianti. insomma ballano 1 o anche 2 fp di differenza, se tutto va bene con rajon. e sono tanti.
se il mio istinto mi dice di prendere rondo, perchè convinto che possa tornare bene e produrre più di walker. lo devo seguire. perchè di solito quando seguo il mio istinto mi succedono cose buone. e non parlo solo del fanta.
so che per molti è una follia, ma per me è così. e comunque anche se avessi buttato una scelta sarei comunque da playoffs, che era il best case scenario con kemba walker. non ci vado a perdere nulla, ho solo da guadagnarci se va bene la gamblata.
nel frattempo poi mi sono parato il culo scegliendo lawson iguodala ecc. che mi garantiscono comunque un rendimento sicuro e mi tengono il reparto g a galla finchè non torna rondo. ho draftato poi solidissimo (ai limiti del mesto) fino alla otto compresa, anche a detta di insigni draftologi come lulù ecc.
dalla otto in poi sono andato più a sensazione, e infatti molte scelte sono discutibili. ma alla fine la mia bella squadretta l'ho tirata su. ed ho pure margine per coprire due o tre infortuni. mancano forse undicesimo e dodicesimo, ma di solito mi tengo quei due posti per un paio di pickup durante la stagione (l'anno scorso chandler parsons, per esempio).
insomma io una mia stategia l'avevo, soprattutto sui ruoli, per le prime otto scelte. e l'ho rispettata. l'unico bivio era appunto rondo vs walker.
se sir o altri mi danno del dilettante per questa scelta a me da fastidio, perchè magari ho un modo tutto particolare di approcciare il draft ma sono molto preparato sui fanta. potete dirmi che prendo dei rischi forse esagerati, che non condividete affatto diverse mie scelte, che non sono "professionale" come altri, ci sta e me lo tengo. ma non datemi dell'incompetente, perchè so pure quanti peli ha in culo kyle o'quinn. e non dite che se vinco è solo per culo. prendo dei rischi. se mi va male (e qui ho notato che mi giudicate a prescindere, nonostante un minimo di credito che magari avrei dovuto accumulare in questi anni in cui ho vinto abbastanza un poco ovunque) sono un pirla e me lo tengo, se mi va bene dite che vinco perchè ho avuto culo. non mi sta bene. magari almeno riconoscere che ho avuto il coraggio di prendermi un rischio così grosso sarebbe il minimo, se mi va bene la scommessa rondo. invece di cacciare fuori le solite stronzate sulla fortuna. perchè c'è un motivo se in tutti stì fanta (dinasty serie a ecc) certe cose succedono solo a me. forse perchè sono l'unico che ha le palle di prendersi certi rischi. il rischio porta anche delle ricompense.
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Sir Charles #34 »

@Kukoc: tu guardi l'NBA con la LP, immagino... quindi io spendo un terzo di quello che spendi tu, altro che ricco... ;)
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Re: Hoops’ Survival Kit: il draft

Messaggio da Rev »

Sir Charles #34 ha scritto:@Kukoc: tu guardi l'NBA con la LP, immagino... quindi io spendo un terzo di quello che spendi tu, altro che ricco... ;)
oddio, la lp non servirebbe esattamente "solo" per il fantabasket :asd:
Ultima modifica di Rev il 24/10/2013, 14:01, modificato 3 volte in totale.
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